Dopo il terribile incendio del 1174 dal quale vennero distrutte oltre duemila case e ciò perché quasi tutte erano di legno la Repubblica Padovana stabilì che un gruppo di guardie mettesse un uomo per turno giorno e notte sulla torre del Comune affinché sorvegliasse sulla città e desse avviso col suono della campana a martello appena vedesse segno di qualche incendio. Questi guardiani erano chiamati appunto « Vigili del fuoco». Gli incendi causa il materiale con cui era costruita la città avvenivano sovente e malgrado il pronto avviso del vigile erano sempre fatali. per la nessuna organizzazione del lavoro di spegnimento e la confusione che generavano. Durante la Signoria dei Carraresi che succedette alla Repubblica nel 1318. questo servizio venne meglio organizzato. Al primo segnale di allarmi La confederazione degli scaricatori di vino. mandava i suoi uomini che erano muniti delle loro tinozze. i quali dovevano accorrere sul posto a portare acqua, come pure i falegnami e muratori con i loro strumenti per isolare l'incendio, e venivano dalle guardie requisiti i più validi cittadini per attingere acqua dai pozzi. In seguito i commercianti vennero obbligati a fornire secchie e coperte di lana, oggetti che venivano depositati in vari punti della città. specialmente nei conventi e che dovevano esser sempre a disposizione per l'eventuale bisogno. Questo sistema durò per lunghi secoli. e solo nel 1830 vennero assunti cinque pompieri ed un capo stabili. Questo numero venne aumentato ed il corpo munito di ottime pompe Verso il 1850. fissò per sua sede lo stesso Palazzo Comunale. e fece sempre un ottimo servizio. Fu nel 1907 che i pompieri vennero accasermati nella Loggia Amulea muniti di autocarri in sostituzione dei cavalli aumentati di numero, con pompe a motore. ed il loro servizio è oggi così perfetto da venir considerato fra i migliori d'Italia.
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